Nella vita di tutti i giorni succede spesso di incontrare qualcuno, oppure di vedere o sentire qualcosa, di assolutamente pertinente a un pensiero che si sta proponendo alla nostra mente con insistenza o a un progetto al quale stiamo dedicando tutta la nostra attenzione. Anthony Robbins (Robbins Research Institute – USA) ed esperti di Programmazione Neuro Linguistica citano spesso esempi di questo tipo: stiamo pensando di cambiare la nostra vecchia auto grigia per comprarne una nuova bianca come la neve e per strada ad ogni angolo e ad ogni semaforo vediamo solo vetture bianche. Stiamo meditando di trasferirci in un’altra città e, non appena apriamo il giornale o accendiamo la televisione, l’occhio e l’orecchio vengono catturati all’istante da immagini e racconti del luogo esatto in cui ameremmo vivere.
Il processo mentale che si innesca ogni volta che ci immergiamo in un pensiero, in un progetto o una passione e che, con precisione millimetrica, ci fa selezionare nella realtà circostante tutto ciò che riguarda il nostro oggetto di interesse, ha a che fare con il RAS – Reticular Activating System. Un complesso di neuroni del sistema nervoso centrale, specializzati nel controllo dello stato di veglia (e non solo), nel quale vengono riconosciuti ed elaborati gli stimoli provenienti dai nostri sensi.
Un esempio personale. Da quando ho cominciato a usare il simbolo del cuore per le mie composizioni di carta, ne vedo ovunque. Per strada nelle macchie d’olio lasciate dalle auto, nelle briciole sulla tavola, nei sassi in mezzo al bosco, in cielo fra le nuvole. Come se una parte della mia mente fosse sempre “concentrata” a rintracciare quel simbolo nella realtà che mi circonda, quasi a rinforzare la mia attenzione per quello che esso rappresenta, nella mia vita come nel mio lavoro.
Non solo l’ambiente fisico circostante diventa il teatro privilegiato di queste sincronie particolari: anche le persone che fanno parte del nostro contesto quotidiano – parenti, amici, vicini di casa, colleghi, passanti – più o meno intenzionalmente partecipano a queste rappresentazioni in tanti modi diversi. E noi, a nostra volta, partecipiamo a quelle altrui; quasi ci fosse all’opera una regia sotterranea che regola tutte le comunicazioni intra e inter-personali. Un regalo inaspettato, una conversazione sentita per caso in treno, un titolo di giornale all’edicola, una canzone per noi speciale che va in onda in una trasmissione radiofonica proprio mentre partiamo con la nostra auto: tutto ciò che cattura (spesso in modo sorprendente) la nostra attenzione, ci informa sulla qualità e quantità dei pensieri che stiamo dedicando a un certo argomento o situazione.
In un momento di indecisione o stato d’animo confuso, può essere molto utile porre più attenzione a ciò che il nostro Sistema attivante reticolare (così viene tradotto in italiano il RAS) ci comunica attraverso l’esterno, che cosa ci fa notare maggiormente fra tutti gli stimoli presenti nella realtà esterna, su quali dettagli dirige il nostro sguardo, di quali strane sincronie ci fa divenire consapevoli. Nei processi emotivi e cognitivi che si attivano durante le esperienze creative quello dell’attenzione e focalizzazione è un passaggio fondamentale. Ecco due testi interessanti per chi desidera approfondire l’argomento:
B. Alan Wallace – La rivoluzione dell’attenzione. Liberare il potere della mente concentrata
Astrolabio Ubaldini, 2008
Daniel Goleman – Focus. Come mantenersi concentrati nell’era della distrazione
Bur Rizzoli, 2014
Buona domenica
💙 Alba